Sensibilità al glutine: non sempre è la celiachia a causarla

La sensibilità al glutine non celiaca (d’ora in poi NCGS) è una condizione caratterizzata da sintomi gastrointestinali e extra-intestinali come gonfiore, diarrea, stanchezza, dolore muscolare e cefalea, che compaiono dopo l’ingestione di prodotti contenenti glutine. Questi sintomi tuttavia, al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, non sono causati da un’intolleranza al glutine (celiachia), ma dall’infiammazione del tratto gastrointestinale che ne consegue.

La sensibilità al glutine non celiaca (d’ora in poi NCGS) è una condizione caratterizzata da sintomi gastrointestinali e extra-intestinali come gonfiore, diarrea, stanchezza, dolore muscolare e cefalea, che compaiono dopo l’ingestione di prodotti contenenti glutine. Questi sintomi tuttavia, al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare,  non sono causati da un’intolleranza al glutine (celiachia), ma dall’infiammazione del tratto gastrointestinale che ne consegue.

La NCGS (sensibilità al glutine non celiaca) è una condizione relativamente comune, che colpisce fino al 6% della popolazione mondiale. Tuttavia, la sua diagnosi è spesso difficile da effettuare, poiché i sintomi possono essere simili a quelli di altre patologie come la celiachia o l’intolleranza al lattosio. Gli esperti ritengono che la causa principale sia l’infiammazione del tratto intestinale causata dall’ingestione di glutine. Questa infiammazione può portare a una compromissione della funzione intestinale e a una ridotta capacità di assorbire i nutrienti.

Il ruolo dell’integrazione nutraceutica

Per trattare la NCGS, molti medici raccomandano una dieta a basso contenuto di glutine o addirittura priva di glutine. Tuttavia, recenti studi hanno dimostrato che l’integrazione di probiotici può essere un’alternativa efficace al trattamento della NCGS.

Secondo recenti studi gli integratori a base di Bifidobacterium longum ES1 possono essere utili per trattare la NCGS in quanto ricchi di questi batteri capaci di migliorare la salute dell’intestino. B. longum ES1 è un ceppo di batteri probiotici che è stato dimostrato di avere effetti positivi sulla salute intestinale. Le sue colonie vivono naturalmente nell’intestino umano e sono responsabili della fermentazione degli zuccheri alimentari e della produzione di acido lattico, il quale contribuisce a  mantenere ottimale l’equilibrio del microbioma intestinale.

Ma i vantaggi derivanti dalla presenza del Bifidobacterium longum ES1 all’interno dell’intestino non finiscono qui: grazie a studi condotti in laboratorio, è stato possibile dimostrare che  questo batterio offre anche un’azione anti-infiammatoria sull’intera mucosa intestinale, e che se presente in quantità sufficienti (quindi in un microbioma sano) può aiutare a ridurre i sintomi della NCGS. Infine, questo batterio probiotico può anche aumentare la produzione di sostanze che migliorano la salute della mucosa intestinale, come l’acido butirrico.

Ecco perché in studi clinici, come il celebre “Non-Celiac Gluten Sensitivity: An Update” condotta dal team della facoltà di Scienze della nutrizione dell’università di Sinaloa, gli integratori a base di B. longum ES1 sono stati dimostrati di essere efficaci nella riduzione dei sintomi della NCGS. Ad esempio, uno studio ha mostrato che l’assunzione di B. longum ES1 per 12 settimane ha ridotto significativamente i sintomi come gonfiore, diarrea e dolori addominali rispetto al gruppo di controllo.

Inoltre, gli integratori a base di B. longum ES1 possono essere utilizzati in combinazione con una dieta a basso contenuto di glutine per ottenere i migliori risultati. Questa combinazione può aiutare a ridurre ulteriormente l’infiammazione del tratto intestinale e a migliorare la salute della mucosa intestinale.

Conclusioni

In conclusione, la sensibilità al glutine non celiaca può essere una condizione difficile da gestire, ma gli integratori a base di Bifidobacterium longum ES1 possono essere utili nel trattamento dei suoi sintomi e nella sua prevenzione. Se assunti secondo le modalità indicate in seguito ad un consulto specialistico personalizzato, questi integratori probiotici possono aiutare a ridurre l’infiammazione del tratto intestinale e a migliorare la salute della mucosa intestinale, riducendo così i sintomi della NCGS.